I VESPRI DEL GIOVEDI’: 13 AGOSTO

Ritrovo questa sera ore 21:00 per la recita del Vespro. Sotto il testo tratto dalla Lumen Gentium oggetto della riflessione:

Lumen Gentium 13
L’unico popolo di Dio è universale
Tutti gli uomini sono chiamati a formare il
popolo di Dio.
Perciò questo popolo, pur
restando uno e unico, si deve estendere a tutto il
mondo e a tutti i secoli, affinché si adempia
l’intenzione della volontà di Dio, il quale in
principio creò la natura umana una e volle infine
radunare insieme i suoi figli dispersi (cfr. Gv
11,52). A questo scopo Dio mandò il Figlio suo, al
quale conferì il dominio di tutte le cose (cfr. Eb
1,2), perché fosse maestro, re e sacerdote di tutti,
capo del nuovo e universale popolo dei figli di Dio.
Per questo infine Dio mandò lo Spirito del Figlio
suo, Signore e vivificatore, il quale per tutta la
Chiesa e per tutti e singoli i credenti è principio
di associazione e di unità,
nell’insegnamento
degli apostoli e nella comunione fraterna, nella
frazione del pane e nelle preghiere (cfr. At 2,42)…
In virtù di questa cattolicità, le singole parti
portano i propri doni alle altre parti e a tutta la
Chiesa,
in modo che il tutto e le singole parti si
accrescono per uno scambio mutuo universale e
per uno sforzo comune verso la pienezza
nell’unità. Ne consegue che il popolo di Dio non
solo si raccoglie da diversi popoli, ma nel suo
stesso interno si compone di funzioni diverse.
Poiché fra i suoi membri c’è diversità sia per
ufficio,
essendo alcuni impegnati nel sacro
ministero per il bene dei loro fratelli, sia per la
condizione e modo di vita,
dato che molti nello
stato religioso, tendendo alla santità per una via
più stretta, sono un esempio stimolante per i loro
fratelli…. I membri del popolo di Dio sono
chiamati infatti a condividere i beni e anche alle
singole Chiese si applicano le parole
dell’Apostolo: « Da bravi amministratori della
multiforme grazia di Dio, ognuno di voi metta a
servizio degli altri il dono che ha ricevuto» (1 Pt
4,10).