Ritrovo questa sera ore 21:00 per la recita del Vespro.
Sotto il testo tratto dalla Lumen Gentium oggetto della riflessione:
Lumen Gentium 9c
Come già l’Israele secondo la carne peregrinante nel deserto viene chiamato Chiesa di Dio (Dt 23, 1 ss.), così il nuovo Israele dell’era presente, che cammina alla ricerca della città futura e permanente (cfr. Eb 13, 14), si chiama pure Chiesa di Cristo (cfr. Mt 16, 18); è il Cristo infatti che l’ha acquistata col suo sangue (cfr. At 20, 28), riempita del suo Spirito e fornita dei mezzi adatti per l’unione visibile e sociale. Dio ha convocato tutti coloro che guardano con fede a Gesù, autore della salvezza e principio di unità e di pace, e ne ha costituito la Chiesa, perché sia agli occhi di tutti e di ciascuno, il sacramento visibile di questa unità salvifica.
Dovendosi essa estendere a tutta la terra, entra nella storia degli uomini, benché allo stesso tempo trascenda i tempi e i confini dei popoli, e nel suo cammino attraverso le tentazioni e le tribolazioni è sostenuta dalla forza della grazia di Dio che le è stata promessa dal Signore, affinché per la umana debolezza non venga meno alla perfetta fedeltà ma permanga degna sposa del suo Signore, e non cessi, con l’aiuto dello Spirito Santo, di rinnovare sé stessa, finché attraverso la croce giunga alla luce che non conosce tramonto.
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