I VESPRI DEL GIOVEDI’: 23 LUGLIO

Ritrovo questa sera ore 21:00 per la recita del Vespro.
Sotto il testo tratto dalla Lumen Gentium oggetto della riflessione:

Lumen Gentium 10
Il sacerdozio comune dei fedeli

Cristo Signore, pontefice assunto di mezzo agli
uomini (cfr. Eb 5,1-5), fece del nuovo popolo « un
regno e sacerdoti per il Dio e il Padre suo
» (Ap
1,6; cfr. 5,9-10). Infatti per la rigenerazione e
l’unzione dello Spirito Santo i battezzati vengono
consacrati per formare un tempio spirituale e un
sacerdozio santo, per offrire, mediante tutte le
attività del cristiano, spirituali sacrifici, e far
conoscere i prodigi di colui, che dalle tenebre li
chiamò all’ammirabile sua luce (cfr. 1 Pt 2,4-10).
Tutti quindi i discepoli di Cristo, perseverando
nella preghiera e lodando insieme Dio
(cfr. At
2,42-47), offrano se stessi come vittima viva, santa,
gradevole a Dio (cfr. Rm 12,1), rendano dovunque
testimonianza di Cristo e, a chi la richieda,
rendano ragione della speranza che è in essi di
una vita eterna (cfr. 1 Pt 3,15) Il sacerdozio
comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale
o
gerarchico, quantunque differiscano essenzialmente
e non solo di grado, sono tuttavia ordinati l’uno
all’altro
, poiché l’uno e l’altro, ognuno a suo
proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di
Cristo [16]. Il sacerdote ministeriale, con la potestà
sacra di cui è investito, forma e regge il popolo
sacerdotale, compie il sacrificio eucaristico nel
ruolo di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il
popolo; i fedeli, in virtù del loro regale sacerdozio,
concorrono all’offerta dell’Eucaristia [17], ed
esercitano il loro sacerdozio col ricevere i
sacramenti, con la preghiera e il ringraziamento,
con la testimonianza di una vita santa, con
l’abnegazione e la carità operosa.