IN CAMMINO CON IL VESCOVO: CONCLUSIONE DELLA VISITA PASTORALE

La visita pastorale è iniziata con un incontro dedicato alla Caritas. In questo momento si sono raccontate le varie esperienze dei gruppi che si occupano dell’ambito caritativo. È emerso dalle parole dell’Arcivescovo quanto sia importante come comunità, essere persone che si prendano cura degli altri e che si facciano vicino alle persone. Durante la visita pastorale sono stati organizzati tanti incontri per mostrare alcune realtà al vescovo e  sono state poste varie domande.

L’Arcivescovo ha dato delle linee guide su come possa essere il nostro continuare a “camminare secondo lo Spirito”, titolo della nostra visita pastorale, usando spesso le parole Amore, comunità e fratelli. Ci sono anche tante altre parole che Sua Eminenza ci ha lasciato e che ci hanno allargato l’orizzonte su cosa sia veramente essere Chiesa. Queste hanno toccato il cuore in maniera differente a ciascuno, ma ognuno ha sentito una parola più sua da custodire dentro.

Sentendo infatti un po’ di commenti da parte di coloro che hanno partecipato ai diversi momenti, a ciascuno ha colpito qualche suggerimento o qualche indicazione che ci è stata data. A volte sono state usate parole semplici ma che scaldavano il cuore.

E’ stato molto bello Vedere il vescovo durante ogni momento avvicinarsi alle persone per salutarle, o ascoltarle per portargli un abbraccio o parole di conforto o solamente chiedere il nome ai bambini e stringere loro le mani. Vedere tutti questi incontri con i vari singoli ha fatto capire che cosa significhi essere Chiesa che si fa vicina.

Un momento molto bello è stato l’incontro con i bambini del catechismo, con i catechisti e con i genitori presso la Lunetta Gamberini. In quel contesto si sono posti al vescovo quattro quesiti per chiedere consiglio su come poter educare alla Fede i nostri bimbi e come essere testimoni del Vangelo.

Molto partecipato è stato anche l’incontro con gli studenti che si è svolto presso il liceo Fermi, il tema è stato operatori di pace. I ragazzi hanno portato alcune domande concrete su come  oggi sia possibile essere costruttori di pace. Si è creato un bello scambio fra il vescovo e gli studenti di quinta del liceo.

È stato anche molto interessante un incontro svoltosi in una scuola materna, durante il quale una bambina di pochi anni ha chiesto “come si fa a credere in Gesù se non lo si riesce a vedere?” questa domanda è stata riproposta varie volte negli incontri successivi, in quanto il Vescovo ha sottolineato come sia importante essere testimoni, una vera comunità che manifesti la presenza di Dio. Abbiamo ascoltato  che l’amore ci fa trovare la chiave giusta per superare le difficoltà. Certo, si fanno vari tentativi, ma poi la  si trova e si riesce ad aprire il cuore delle persone. Lo spirito ci riempie d’amore in modo tale che possiamo diventare più prossimi, più attenti agli altri. Riportando le parole di una signora che aveva raccontato la sua esperienza, “è importante essere angeli per gli altri”. Sono state giornate ricche di incontri, di parole, di spunti per cercare di portare avanti quale sia il nostro futuro per la zona pastorale Mazzini. Ora è importante non lasciar cadere le parole che sono state dette.

È importante che portiamo avanti quello che abbiamo iniziato, il nostro conoscerci fra di noi e il nostro poter agire insieme cercando di costruire una vera comunità. Anche il moderatore di zona ha fatto presente quanto sia importante portare avanti il cammino iniziato. Ha sottolineato che è stato molto bello vedere tutta la preparazione alla visita: scambi di mail fra persone che si conoscevano a malapena che finalmente si sono messi  insieme per preparare gli incontri. Tutto questo fermento, sia io che il moderatore di zona, speriamo che sia il fondamento per proseguire insieme il nostro cammino insieme.

di Cristina Colliva, presidente della Zona Pastorale Mazzini