GESU’ BAMBINO DI PRAGA SOSTA NELLA NOSTRA PARROCCHIA

Mercoledì 7 Maggio, alle ore 18:00 in chiesa grande, sarà celebrata la Messa con l’immagine del Gesù Bambino di Praga. La celebrazione sarà presieduta dal padre carmelitano Renato Dallacqua.

La statua

La statua di Gesù Bambino di Praga raffigura il piccolo Gesù Bambino di 2/3 anni in posizione eretta, vestito secondo la moda spagnola del 1500 come un Piccolo Re. Il vestito rosso e tutto ricamato d’oro, la corona sulla testa e il mondo nella mano sinistra sono tutti simboli regali. La mano destra invece è raffigurata nell’atto di benedire, in quanto Dio, nostro Protettore e Salvatore. La devozione a Gesù ci porta con la memoria alla capanna di Betlemme e precisamente all’adorazione dei Re Magi che per primi hanno riconosciuto il Re dell’universo e soprattutto il Re di ogni cuore. Gesù Bambino nella sua veste di Re ci richiama ad aprire il nostro cuore al suo amore, aprire il nostro cuore con la semplicità dei bambini che non si vergognano di farsi accarezzare e di manifestare il loro bisogno di essere amati.
Il piccolo Gesù è rivestito di un manto di velluto rosso ricamato in oro. Si tratta della veste liturgica e solenne che l’imperatore indossava nelle cerimonie del Sacro Romano Impero. Essa ci ricorda da un lato il mantello scarlatto che i soldati misero sul suo corpo martoriato nelle terribili ore della Passione, dall’altro il Sacerdozio e la Regalità che il Figlio di Dio è venuto a portare nel mondo e di cui ci vuole rendere partecipi. Per questo il mantello è bello aperto in segno di accoglienza. Nella mano sinistra Gesù tiene un sfera dorata, fasciata e sormontata da una croce. È segno del mondo su cui Cristo esercita la sua potenza divina, in un piano di provvidenza misterioso che non elimina la libertà umana, ma che conduce comunque verso la pienezza del Regno di Dio. Invece, la mano destra, segno della grandezza e forza divina, è raffigurata nell’atto di benedire con le dita incrociate per sottolineare l’unione delle nature di Gesù, quella divina e quella umana. Ma anche l’unione delle altre tre dita per significare il mistero del Dio Uno e Trino.
È un Gesù Bambino glorioso! Il sorriso che illumina il suo volto è chiara prova del suo amore per gli uomini, un invito alla confidenza in Lui, ad ascoltare la sua Parola di salvezza, che un tempo fece riflettere e commosse i sapienti dottori del Tempio di Gerusalemme.
In Arenzano (Genova) la devozione a Gesù Bambino di Praga è iniziata alla fine dell’800. Al posto del Santuario c’era una piccola cappella dedicata a S. Teresa di Gesù. Il Padre che custodiva la cappella aveva messo una immagine di Gesù Bambino di Praga. La gente colpita dalla tenerezza di questa immagine veniva ottenendo da Gesù Bambino grazie speciali, conversioni e tanta serenità e pace. I padri hanno pensato di costruire un Santuario per onorare Gesù Bambino nella sua infanzia e nella sua regalità. Così nel 1924 questa chiesa fu consacrata come Santuario di Gesù Bambino di Praga e la statua messa sul trono sull’altare da dove vi benedice e vi accoglie con tutto il suo amore.

La testimonianza di S. Edith Stein che rilegge spiritualmente le vicende della storia di Gesù Bambino di Praga

Ieri davanti al quadro di Gesù Bambino di Praga mi è venuto da pensare che lui porta le insegne imperiali e non a caso avrà voluto agire proprio a Praga. Praga è stata per secoli sede degli antichi imperatori tedeschi, cioè del “sacro romano impero”, ed è di una bellezza così maestosa, come nessun’altra tra le città che conosco, per esempio Parigi e Vienna. Il Bambino Gesù è venuto proprio quando il dominio politico di Praga stava per finire. Non è lui “l’imperatore segreto” che porrà fine un giorno a tutte le guerre? E’ lui che tiene in mano le redini, anche quando sembra che regnino gli uomini.

Lettera del 2 Febbrario 1942 di S. Edith Stein